La rivista è autorevole, il Journal of Policy and Practice in Intellectual Disabilities, una delle più importanti al mondo per fattore di impatto nel campo della disabilità. E nel numero di giugno 2012 racconta una storia italiana, una delle mille storie di sussidiarietà coniugata all’eccellenza che caratterizza il nostro Paese.
Siamo a Trento, in una palazzina del centro città. Qui ANFFAS Trentino onlus da qualche anno ha messo in opera una SCU, “Special Care Unit” chiamata La Meridiana. In sostanza, si tratta di un centro che accoglie persone con disabilità intellettiva grave, per la maggior parte afflitte da sindrome di Down e di età avanzata. Tutti fattori che frequentemente portano alla demenza, causata dalla sindrome di Alzheimer. Ma questo centro, come sottolinea la rivista americana, ha delle caratteristiche del tutto particolari. Architettoniche, intanto. Organizzazione degli spazi, arredi, pavimenti, pareti, illuminazione, impianti, cucina, soggiorno, stanza da letto, terrazza: nulla è stato lasciato al caso, ma è stato progettato per ridurre le difficoltà motorie ed evitare caratteristiche ambientali che notoriamente creano disagio, scatenano confusione o innescano comportamenti dirompenti nelle persone con demenza e non si fa uso di alcun tipo di contenzione.
Il resto dell’artiticolo si può leggere al seguente link:
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2012/8/5/LA-STORIA-Quel-centro-italiano-per-i-Down-che-stupisce-anche-gli-Usa/307356/