Le nostre richieste ai candidati

Categoria: News
1 Ottobre 2013

In vista delle prossime elezioni provinciali, Anffas Trentino Onlus ha predisposto un documento che riassume impegni e proposte che l’Associazione richiede ai partiti di inserire nei propri programmi ed agende per il prossimo quinquennio. 

Garantire i livelli e la qualità dei servizi presenti sul territorio, contrastare la monetizzazione della disabilità, affrontare le problematiche connesse all’invecchiamento della popolazione con disabilità e implementare le politiche per l’inserimento lavorativo. Sono in sintesi i quattro punti del promemoria che Anffas Trentino Onlus ha consegnato e presentato questa mattina ai candidati governatore e ai candidati alle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre.
Hanno raccolto l’invito di Anffas Trentino i candidati governatori Ugo Rossi, Diego Mosna, Maurizio Fugatti e Agostino Carollo.
Il presidente di Anffas Trentino, Luciano Enderle ha presentato le esigenze della grande famiglia di Anffas che in Trentino assiste oltre 500 persone con disabilità intellettiva e relazionale.
GARANTIRE I LIVELLI E LA QUALITÁ DEI SERVIZI PRESENTI SUL TERRITORIO
Stiamo assistendo ad un aumento costante di situazioni di fragilità e di conseguenti bisogni complessi e diversificati. La diminuzione delle risorse non deve intaccare la qualità dei servizi. Pertanto, nella predisposizione dei prossimi interventi provinciali è urgente affrontare con chiarezza il tema dei criteri per la determinazione delle risorse da assegnare alle diverse Comunità di Valle, inserendo anche la densità della popolazione con disabilità presente sul singolo territorio.
CONTRASTARE LA MONETIZZAZIONE DELLA DISABILITÁ
L’erogazione di sussidi a sostegno di situazioni di disagio non deve precludere la garanzia di adeguati servizi per la persona con disabilità. È fondamentale evitare che interventi di assistenza economica alla famiglia diventino l’unica risposta alle richieste di aiuto. In fase di recessione, infatti, è probabile il rischio che il nucleo familiare utilizzi le risorse erogate come supporto monetario anziché destinarle ai bisogni delle persone con disabilità con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita. Non é tutelante neppure nei confronti della rete familiare stessa, per la cui tenuta nel tempo sono fondamentali momenti di sollievo fisico e mentale.
AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE CON DISABILITÁ
Il processo di invecchiamento delle persone con disabilità, fenomeno nuovo rispetto al passato, segue uno sviluppo progressivo e molto veloce, tanto che la presa in carico rispettivamente di un anziano con disabilità e di un anziano a sviluppo tipico implica interventi differenti. Al fine di garantire sostegni di qualità è indispensabile evitare che, in vista di un alleggerimento del costo sociale, le persone con disabilità vengano sradicate dal contesto abituale per essere considerate anziani “tout court”.
IMPLEMENTARE LE POLITICHE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÁ INTELLETTIVA E RELAZIONALE
Molte persone con disabilità intellettiva e relazionale sono in grado di lavorare. Si richiede quindi un formale impegno a creare per loro concrete opportunità formative e di inserimento lavorativo. Occorre poi garantire continuità e piena fruizione dei servizi e degli interventi di formazione professionale, in linea con un sistema aggiornato e potenziato di incentivi e agevolazioni nei confronti delle aziende in obbligo di assunzione e di quelle che non lo sono. L’Ente Pubblico dovrebbe inoltre sostenere parte degli oneri legati all’inserimento lavorativo come misura di “investimento”, tenuto conto che in condizioni di disoccupazione, inabilità lavorativa o mero assistenzialismo le spese sarebbero molto più elevate.

Garantire i livelli e la qualità dei servizi presenti sul territorio, contrastare la monetizzazione della disabilità, affrontare le problematiche connesse all’invecchiamento della popolazione con disabilità e implementare le politiche per l’inserimento lavorativo. Sono in sintesi i quattro punti del promemoria che Anffas Trentino Onlus ha consegnato e presentato ai candidati governatore e ai candidati alle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre. Hanno raccolto l’invito di Anffas Trentino i candidati governatori Ugo Rossi, Diego Mosna, Maurizio Fugatti e Agostino Carollo. All’incontro erano presenti anche Claudio Soini, Antonietta Nardin, Sandro Pancher, Marco Depaoli, Mauro Gilmozzi, Sivana Comperini, Carlo Stefenelli e Alessandra Cloch.

GARANTIRE I LIVELLI E LA QUALITÁ DEI SERVIZI PRESENTI SUL TERRITORIO Stiamo assistendo ad un aumento costante di situazioni di fragilità e di conseguenti bisogni complessi e diversificati. La diminuzione delle risorse non deve intaccare la qualità dei servizi. Pertanto, nella predisposizione dei prossimi interventi provinciali è urgente affrontare con chiarezza il tema dei criteri per la determinazione delle risorse da assegnare alle diverse Comunità di Valle, inserendo anche la densità della popolazione con disabilità presente sul singolo territorio.

CONTRASTARE LA MONETIZZAZIONE DELLA DISABILITÁ L’erogazione di sussidi a sostegno di situazioni di disagio non deve precludere la garanzia di adeguati servizi per la persona con disabilità. È fondamentale evitare che interventi di assistenza economica alla famiglia diventino l’unica risposta alle richieste di aiuto. In fase di recessione, infatti, è probabile il rischio che il nucleo familiare utilizzi le risorse erogate come supporto monetario anziché destinarle ai bisogni delle persone con disabilità con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita. Non é tutelante neppure nei confronti della rete familiare stessa, per la cui tenuta nel tempo sono fondamentali momenti di sollievo fisico e mentale.

AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE CON DISABILITÁ Il processo di invecchiamento delle persone con disabilità, fenomeno nuovo rispetto al passato, segue uno sviluppo progressivo e molto veloce, tanto che la presa in carico rispettivamente di un anziano con disabilità e di un anziano a sviluppo tipico implica interventi differenti. Al fine di garantire sostegni di qualità è indispensabile evitare che, in vista di un alleggerimento del costo sociale, le persone con disabilità vengano sradicate dal contesto abituale per essere considerate anziani “tout court”.

IMPLEMENTARE LE POLITICHE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÁ INTELLETTIVA E RELAZIONALE Molte persone con disabilità intellettiva e relazionale sono in grado di lavorare. Si richiede quindi un formale impegno a creare per loro concrete opportunità formative e di inserimento lavorativo. Occorre poi garantire continuità e piena fruizione dei servizi e degli interventi di formazione professionale, in linea con un sistema aggiornato e potenziato di incentivi e agevolazioni nei confronti delle aziende in obbligo di assunzione e di quelle che non lo sono. L’Ente Pubblico dovrebbe inoltre sostenere parte degli oneri legati all’inserimento lavorativo come misura di “investimento”, tenuto conto che in condizioni di disoccupazione, inabilità lavorativa o mero assistenzialismo le spese sarebbero molto più elevate.

QUI il link alla video rassegna stampa.