A “veDrò” presentato il progetto Atelier di Anffas Trentino onlus: un laboratorio artistico in cui gli allievi sono incoraggiati ad esprimersi nella loro totalità.
Si è aperto presso la Centrale Fies di Dro (Tn) l’evento annuale di veDrò, il serbatoio di pensiero nato nel 2005 che raccoglie protagonisti giovani e dinamici della vita del Paese. “veDrò – l’Italia al Futuro”, è questo il titolo dell’edizione di quest’anno, in cui i circa 600 partecipanti si confronteranno tra sessioni plenarie e working group sul tema della leadership in Italia, cercando di delineare l’identikit di un ipotetico leader del 2020: la sua personalità, la sua formazione culturale, il suo rapporto con i media, con il territorio, le sue politiche in tema di legalità, impresa, ambiente ed energia. E in qualche modo di leadership e di futuro si parla anche nello spazio che quest’anno veDrò ha voluto dedicare all’arte e alla solidarietà, accogliendo al suo interno il progetto Atelier di Anffas Trentino onlus, un laboratorio artistico in cui gli allievi sono incoraggiati ad esprimersi nella loro totalità per conoscersi, accettarsi e liberare i propri sentimenti, pensieri e stati d’animo attraverso l’utilizzo di strumenti artistici. “Il leader è colui che fa emergere le potenzialità del singolo a beneficio del gruppo, ed in parte è questo che nei nostri laboratori ci impegniamo a fare: aiutare, incoraggiare gli artisti a liberare senza riserve le loro idee e le loro capacità” – così spiega il progetto Massimiliano Deflorian, Direttore Generale di Anffas Trentino onlus. “I progetti dell’Atelier vengono realizzati sulla base delle singole abilità e potenzialità e si dirigono verso la scoperta della Bellezza; la Bellezza del proprio animo che si riflette nelle opere creative e che conduce l’allievo al raggiungimento di uno stato di benessere” – prosegue Nadia Ongaro, responsabile del Progetto Atelier, anche lei presente a veDrò. Un intero spazio è stato così dedicato all’esposizione di alcune opere di molti allievi di Anffas che hanno preso parte al laboratorio e che sta coinvolgendo sempre più soggetti sul territorio, interessati a prendere parte attiva a questo progetto. Il progetto Atelier è stato presentato in anteprima questa mattina durante la sessione plenaria che ha dato l’avvio alla manifestazione dalla stessa presidente di veDrò, Benedetta Rizzo. Ad accogliere la presentazione l’Assessore alla Cultura Franco Panizza che ha voluto essere presente a questa illustre anticipazione del progetto, supportato e condiviso dal suo stesso assessorato. “veDrò dimostra che è possibile andare oltre le differenze ideologiche per raggiungere il bene comune. Allo stesso modo ritengo che confrontarsi con le nostre diversità sia un’importante occasione di crescita e arricchimento” – prosegue Andrea Bosetti, Responsabile delle relazioni esterne di Anffas, che continua: “Ciò che conta, per fruire appieno di queste opere, è andare oltre le barriere degli occhi per riuscire a cogliere tutta la ricchezza e la profondità che c’è dietro ad ognuna di queste creazioni e ad ognuno degli artisti che le ha realizzate”. Il progetto Atelier è stato presentato a veDrò in collaborazione con CittàVive, il circuito di iniziative ideato e realizzato dell’agenzia di marketing e sviluppo WellStudio con lo scopo di favorire gli incontri reali e la diffusione di una mentalità positiva. “Sono lieto che la nostra agenzia abbia potuto contribuire a creare questo presupposto di presentazione per il Progetto Atelier” – afferma Massimo Stablum, responsabile sviluppo di WellStudio, partner regionale di sviluppo di veDrò sul territorio. “Tra gli obiettivi di CittàVive, infatti, – prosegue Massimo Stablum – c’è anche quello di avvicinare il territorio alla solidarietà, creando occasioni sempre maggiori per incontrarla e conoscerla anche in contesti diversi da quelli convenzionali, come lo è la manifestazione di veDrò”.