Il paese di OZ

Categoria: Progetti sociali
7 Luglio 2010

Centro abilitativo per l’età evolutiva.

Che cos’è?

Il Paese di Oz è un centro abilitativo che accoglie bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da patologie organiche di varia natura, generalmente con ritardo mentale associato. L’obiettivo che si intende perseguire per ogni singolo utente è l’espressione delle sue massime potenzialità all’interno di una famiglia in grado di sostenerlo con serenità verso il raggiungimento di una buona qualità della vita.

Che cosa offre?

L’offerta terapeutica ed educativa del Centro si snoda attraverso le seguenti proposte:

  • percorsi riabilitativi – per lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino, nel rispetto della sua individualità e dei suoi ritmi di crescita (0-12 anni circa).
  • sostegno psicologico alle famiglie – durante tutto il percorso di crescita dei figli e consulenza alle famiglie sia in ambito psicologico che educativo in merito ai passaggi fondamentali dello sviluppo del bambino.
  • consulenza alle scuole – di ogni ordine e grado (dalle scuole di infanzia alle scuole superiori) come previsto dalla Legge 104/92 e del D.P.R. 24/02/94, art. 2 ai fini dell’integrazione scolastica. Il Centro è altresì disponibile a confrontarsi con le diverse scuole per programmare, verificare e realizzare percorsi di attività integrata, con l’obiettivo di realizzare un intervento scuola – famiglia – operatori.
  • percorsi educativi (Progetto Ponte) (vedi progetto dedicato) – in gruppo, per i ragazzi che stanno per concludere o hanno appena concluso il percorso abilitativo (12-16 anni circa), volti all’acquisizione di competenze sociali, emotive, e legate a situazioni concrete di vita quotidiana. I progetti vogliono essere di stimolo allo sviluppo della personalità di ognuno attraverso attività dove la dimensione gruppale diviene opportunità di relazione, scambio, cambiamento.
  • percorsi educativi (cresciamo insieme) (vedi progetto dedicato) – dove i ragazzi possono sperimentare nuovi modi per stare insieme e attraverso questi costruire un’identità adulta (16-28 anni circa). Anche qui si punta l’attenzione all’ambito delle competenze e della crescita emotiva, per dare sostanza e significato ai gesti, alle azioni, agli incontri, in modo da poter fronteggiare adeguatamente le situazioni e i luoghi non strutturati, tipici di una dimensione di vita adulta.

Area Terapeutica:

A chi è rivolto?

Gli interventi dell’Area Terapeutica sono rivolti ad utenti di età compresa tra gli 0-15 anni, che presentano patologie organiche di diversa natura (cromosomiche, neurologiche, ecc.) con ritardo mentale associato, che siano residenti in provincia di Trento.

Cosa offre?

Obiettivo di quest’area d’intervento è l’elaborazione di percorsi abilitativi globali, volti a favorire l’espressione massima delle potenzialità del bambino, tenendo in considerazione tutti gli ambiti della sua vita (famiglia, scuola ecc..) I percorsi abilitativi (individuali e/o di gruppo) si concretizzano in interventi di fisioterapia, psicomotricità, logopedia e terapia occupazionale ed interventi educativi di gruppo. Le attività proposte sono comunque sempre basate sul gioco al fine di sostenere lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive, comunicative, emotive e relazionali.

I percorsi terapeutici vengono elaborati all’interno dell’equipe terapeutica dove la stesura di un progetto comune coincide con l’elaborazione di un pensiero comune, da trasmettere alla famiglia e al bambino; uno degli strumenti privilegiati per il monitoraggio dei percorsi è la registrazione delle sedute, che permette di avere sotto controllo la situazione anche alle figure che non lavorano direttamente con il bambino. Oltre che di matrice multidisciplinare, cioè messo a punto con il contributo di tutti i membri dell’équipe, il progetto terapeutico è individuale, in quanto gli interventi sono sempre costruiti sui bisogni specifici del bambino e i metodi utilizzati sono adattati alle singole esigenze. L’approccio si caratterizza inoltre per essere globale, cioè cerca di coinvolgere e muovere nella stessa direzione tutti gli ambienti di vita significativi per l’individuo, al fine di evitare la frammentazione in tante visioni e in tante modalità di intervento quante sono le persone che fanno parte della sua vita. Le terapie non si avvalgono di esercizi faticosi e ripetitivi ma di attività ludiche che favoriscono un agire sempre attivo, intenzionale e sostenuto da una forte motivazione, secondo i dettami emersi in questi ultimi anni dai più accreditati studi sugli apprendimenti.

Tutto ciò può realizzarsi soltanto attraverso l’attività di un’ équipe che integri al suo interno professionalità diverse, sia in ambito sanitario che socio – educativo, e che si ponga in rete con i Servizi Sanitari, Sociali, Educativi e ricreativi del territorio.

In quest’ottica, il progetto di ogni bambino può definirsi “progetto di vita” che si configura nella possibilità di sviluppare al meglio le potenzialità del singolo e di creare nell’ambiente le condizioni più favorevoli, affinché, pur in presenza di limiti anche molto invalidanti, l’esistenza sia dignitosa e soddisfacente.