Il saluto ad Anffas di Donata Borgonovo Re

Categoria: News
5 Gennaio 2014

Il nuovo assessore alla salute e alla solidarietà sociale dalle pagine della nostra rivista si presenta per la prima volta ai soci di Anffas Trentino. Ecco il suo intervento. 

Sono molto contenta di essere ospitata in queste pagine e di potervi far giungere il mio saluto e il mio augurio per le Feste natalizie! Conosco da molti anni la vostra Associazione ed ho avuto la grande fortuna, negli ultimi tre anni, di avere tra i miei studenti del corso di «Educare alla democrazia» presso l’Università della terza età e del tempo disponibile, due vostri giovani pieni di talento, Daniela e Francesco. Con loro l’anno scorso abbiamo realizzato una delle lezioni più emozionanti dell’intero ciclo, riflettendo insieme sul tema della disabilità e della cittadinanza, partendo dalla consapevolezza che ciascuno di noi, indipendentemente dalle condizioni in cui si trova a vivere e dai limiti che tali condizioni le/gli pongono, ha la medesima dignità di cittadino rispetto a tutti gli altri. Ciò significa che la persona disabile è prima di tutto PERSONA, i cui diritti fondamentali devono essere rispettati e garantiti con ancor maggior forza e convinzione: è un impegno, questo, che richiede una continua alleanza tra famiglie, associazioni, soggetti pubblici e istituzioni. Un impegno che chiede alla politica di mettere a disposizione strumenti adeguati sul piano normativo e organizzativo e chiede alla società di sviluppare una cultura realmente solidale, fatta di rispetto, di accoglienza, di sostegno, di relazioni positive. So che sono molte le preoccupazioni e gli interrogativi che in questo momento le famiglie delle persone con disabilità si pongono: dalla garanzia della qualità dei servizi erogati, soprattutto in un periodo di calo di risorse economiche, agli interrogativi sul cosiddetto ‘dopo di noi’, dalle possibilità di inserimento lavorativo alle forme di valorizzazione delle capacità individuali. Su tutti questi temi molto si sta già facendo e molto abbiamo ancora da fare: la comune speranza è che lavorando insieme, ciascuno nel suo ruolo e con le sue responsabilità, saremo capaci di rispondere con umanità e competenza alla domanda di diritti e di effettiva eguaglianza sociale che i nostri concittadini con disabilità ci pongono. È il momento giusto per farci questo augurio…