Si chiama “La Cèsa de Armonia” l’ultimo progetto messo in campo da Anffas Trentino in val di Fassa!
Il progetto prevede l’allestimento di una stanza multisensoriale, un sistema integrato di stimolazione con varie proposte:
esperienze di scoperta, stimolazioni visive, uditive, tattili, olfattive esperienze di rilassamento, fino a raggiungere una condizione di benessere e piacere esperienze di interazione.
Gli obiettivi del progetto per gli utenti sono migliorare la qualità di vita, tramite la riduzione dello stress e della conseguente agitazione quotidiana, aumentare la fiducia e la motivazione a interagire con l’ambiente, trovare un livello di attivazione sensoriale che consenta una buona partecipazione alle attività proposte, promuovere l’acquisizione di nuovi gradi di autonomia e libertà, libertà di scegliere e partecipare.
Attraverso la riduzione dello stress della persona dato da una possibile migliore integrazione sensoriale è possibile aumentare il benessere famigliare e la convivenza con essa.
Il progetto ” La Cèsa de Armonia” prevede di attivare un servizio di accompagnamento all’utilizzo della stanza multisensoriale dedicato a persone in situazione di fragilità per età o disabilità e alle loro famiglie.
La stimolazione multi sensoriale è un approccio mirato a stimolare i cinque sensi in maniera controllata. I sensi ci aiutano a comprendere il mondo circostante. Offre la possibilità di sperimentare e reagire all’ambiente circostante attraverso i 5 sensi.
Un ambiente “pubblico” dedicato creato dotato di luci artificiali, colori odori musiche e immagini grazie alla sua flessibilità, può essere impiegata a beneficio di diverse tipologie di utilizzatori dai bambini agli anziani, dalle persone con disabilità fisiche o cognitive a persone con problemi psichiatrici, disturbi da stress post–traumatico, autismo, esiti da ictus, trauma cranico, demenze.
Nella stanza ci saranno una lampada cromoterapica, un tubo a bolle, un letto ad acqua riscaldato con vibrazione musicale, fasci di fibre ottiche, un proiettore d’immagini e un diffusore di aromi, ma la possibilità di utilizzo di questi elementi può estendersi a giardini sensoriali e spazi esterni a patto che gli ambiti siano compresi per la loro ricchezza.
La “stanza” intesa come fattore di conoscenza che permettere di godere di ciò che ci circonda non solo di “vederlo” un modo per vivere più intensamente e appreso tramite esperienze dirette.
La trasversalità di utilizzo può consentire di “superare” la solitudine che molte persone e molti dei loro caregiver diretti vive mentre le magie di luci si rincorrono creando affascinanti giochi di colori, ma soprattutto un luogo di incontro protetto per una nuova possibilità di socialità dove il bisogno di sostegno che le persone esprimono non diventa evento di separazione ma facilitatore di un nuovo modo di intendere la comunità Essa si fa carico di quella democrazia del bisogno che richiede formule più inclusive per affrontare le sfide che questi tempi estremi ci propongono.
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Ringraziamo i partner e sostenitori del progetto:
Associazione Bambi, Associazione Rencureme, Laboratorio Sociale e il Comun Generale de Fascia.
Con il contributo di Fondazione Caritro di Trento e Rovereto