Nasce la sezione trentina di ANFFAS
Su impegno di Anffas, apre a Casa Serena la prima scuola materna speciale
Apre il primo CAP (centro di addestramento professionale) a Trento, in via Saluga
Apre il primo CAP ad Arco, in via Filzi
Apre il primo CAP a Cavalese, in via Marconi
Apre il primo CAP a Tione, in via Durone
Apre il Centro Piccoli Down a Trento, in Piazza Silvio Pellico
Anffas subentra alle Suore dei Silenziosi Operai della Croce nella gestione del Centro residenziale Casa Serena
Apre il primo CAP a Borgo Valsugana, in via Bonomo
Apre la prima Comunità Alloggio a Trento, in via S. Marco
Apre il primo Centro Socio Educativo e Centro di Addestramento Professionale in Primiero
Apre il primo Centro Socio Educativo e di Formazione Professionale a Pozza di Fassa, in via Dolomites
Viene pubblicato il primo numero del periodico Trentino Anffas
Viene organizzata la prima edizione della Festa della Famiglia
Viene organizzata la prima edizione dei Giochi senza Barriere
Prende avvio il Progetto Per.La (Percorso Lavoro)
Anffas Trentino diventa autonoma
Prende avvio il Servizio Assistenza Scolastica
Viene inaugurato il Centro Residenziale “Nuova Casa Serena” a Trento
Apre il Centro La Meridiana, dedicato a persone anziane e con demenza
Anffas Trentino riceve dall’allora presidente della Provincia Lorenzo Dellai l’Aquila di S. Venceslao, la massima onorificenza del Trentino
Prende avvio il servizio Intervento Domiciliare Educativo
Viene attivato lo sportello SAI?- servizio accoglienza e informazione
Si costituisce l’Associazione Liberamente Insieme per Anffas Trentino
Apre l’atelier artistico Articà a Trento, via I° Androna di Borgonuovo
Nasce l’associazione Amici del Paese di Oz
Viene inaugurata la nuova sede legale e amministrativa a Trento, Via Unterveger
Nasce il servizio Agenzia Mediazione Lavoro
Prende avvio Stairway, il percorso dedicato a donne in situazione di fragilità
Si festeggia il cinquantesimo anniversario di fondazione
Nasce il servizio Officina Compiti
Viene inaugurato Il Quadrifoglio
Stiamo lavorando per costruire un nuovo domani, ancor più ricco di felicità
Sono i primi anni Sessanta quando, al lavatoio di via Saluga a Trento, casualmente si incontrano due ex compagne di scuola, Francesca Kirchner e Maria Pizzini.
Lavando i panni, scoprono di avere in comune non solo i ricordi di un’infanzia trascorsa sui banchi di scuola, ma anche la nascita di un figlio con disabilità.
Bisognose di sfogare ansie e preoccupazioni, ma al tempo stesso incapaci di restare con le mani in mano, nell’arco di poco tempo convengono che è il momento di agire.
Sono entrambe consapevoli che la condizione di salute dei loro figli non avrebbe mai permesso di qualificarli secondo i parametri della supposta “normalità”, ma sono anche convinte che i loro figli dovessero e potessero condurre una vita la più possibile normale.
È su questi presupposti, allora pionieristici, che, grazie anche al supporto di altri genitori, nel 1965 viene fondata la sezione trentina dell’ANFFAS.
L’associazione era nata a Roma qualche anno prima, nel 1958, proprio per rompere la solitudine e l’isolamento nei quali vivevano le persone con disabilità e le loro famiglie e per sensibilizzare la società rispetto all’esistenza di una condizione allora invisibile.
I primi soci avevano creato un logo rappresentativo, attuale ancora oggi: la rosa blu.
Allora, la disabilità era vissuta come un dolore privato e una condanna sociale. Non mancavano soltanto la legislazione e le strutture, ma anche proposte concrete, alternative all’isolamento.
E prima ancora un approccio diverso, svincolato da una logica pregiudizievole e da atteggiamenti compassionevoli, se non addirittura ostili.
Specializzandosi negli interventi ed evolvendo nelle risposte ai bisogni, la sezione trentina diventa la più grande e territorialmente estesa delle Anffas d’Italia.
Nascono i centri di addestramento professionale, le comunità alloggio, le strutture residenziali e semiresidenziali, diversamente articolate nelle funzioni e nelle finalità, ma accomunate dall’obiettivo di assicurare alle persone con disabilità la migliore qualità della vita possibile.
In accordo con la Provincia, sempre garante degli interventi posti in essere, vengono introdotti sperimentazioni e modelli operativi sempre più evoluti, secondo principi di personalizzazione degli interventi e unicità dei bisogni.
Da lì, un crescendo di attività che hanno portato l’associazione ad occuparsi della disabilità in tutte le fasi della vita, dalla culla alla terza età, con esperienze che hanno ottenuto l’apprezzamento della comunità scientifica nazionale e internazionale.
Alla realizzazione di un vero e proprio sistema a supporto delle famiglie, hanno contribuito notevolmente le positive relazioni intrattenute con le Istituzioni, che hanno compreso i bisogni e le difficoltà di chi si trova in una condizione di disabilità.
Infatti, i successi intervenuti negli anni non sarebbero stati gli stessi senza il supporto, la fiducia e la responsabile collaborazione della Provincia che, precorrendo addirittura il resto d’Italia nell’adozione di legislazione ad hoc, ha dimostrato di saper guardare alla disabilità con attenzione e rispetto.
L’impegno dell’Associazione non è mai stato unidirezionale e autoreferenziale, ma sempre rivolto all’intera comunità trentina, divenuta nel tempo partecipe di una cultura di consapevolezza e di accettazione della disabilità intellettiva.
Possiamo dunque affermare, con molto orgoglio, che il desiderio di quelle due mamme è divenuto oggi realtà.
I pregiudizi, dovuti ad una scarsa conoscenza della condizione di vita di queste persone e a preconcetti senza fondamento scientifico, hanno ceduto il passo ad approcci e comportamenti integranti ed inclusivi.
Oggi, diverse persone con disabilità vivono davvero una vita il più possibile normale: c’è chi studia, chi lavora, chi si dedica al volontariato in parrocchia, chi impara a vivere in autonomia.
Le persone sono più felici quando vengono assorbite da qualcosa che si trova fuori, nel mondo, quando sono con altre persone, quando sono attive, impegnate nello sport, mentre apprendono, quando amano.
Crediamo fortemente in un mondo in cui tutte le persone vivano, ogni giorno, momenti di felicità.
Anffas
1965 – 1970 Kirchner Francesca
1970 – 1998 Pancheri Enrico
1998 – 2012 Bassi Cioffi Maria Grazia
2012 – oggi Enderle Luciano
Anffas
1965- 1974 Bosetti Mario Direttore Didattico
1973- 1985 Postal Sandro Direttore Generale (prosegue come collaboratore fino al 2002)
02/10/1978-03/09/1979 Butterini Ivo Direttore dei Servizi
20/08/1979- 08/02/1980 Gozzer Silvano Direttore dei Servizi
1985-1992 Fedrizzi Renzo Direttore
1992-1998 Sangalli Angelo Luigi Direttore (dal 1998 al 2002, Direttore Pedagogico)
1998-2008 Cadonna Maurizio Direttore Generale
2002- 2003 Fedrizzi Mauro Direttore (sostituisce Cadonna, trasferito a Roma)
2006-oggi Fedrizzi Mauro Direttore dei Servizi (già Vicedirettore)
2008-2020 Deflorian Massimiliano Direttore Generale
2021-oggi Paolo Girardi Direttore Generale
Casa Serena
Gen.1983- Ott. 1983 Piccoli Franco
Ott. 1983-2003 Eccher Rino
2003- 2008 Deflorian Massimiliano
2008-2012 Giovannini Eleonora
2012-2013 Viscardi Enzo
2013-oggi Grigolli Pietro
SEDI LEGALI ANFFAS
1965-1966 Via Belenzani, 12 Trento
1966-1968 Via Brigata Acqui, 4 Trento
1969-1979 Via Galilei, 24 Trento
1979 -1986 Via San Giovanni, 9 Trento
1987-2005 Piazza Santa Maria Maggiore, 23 Trento
2005-2012 Via Trener, 8 Trento
2012 –oggi Via Unterveger, 6 Trento