I NUOVI AMICI: STORIE DELLA GIUNGLA…TRILINGUE

Categoria: News
28 Settembre 2015

Tornano le divertenti avventure di Gary e Spike per raccontare ai più piccoli la disabilità intellettiva e/o relazionale

Il Cinquantesimo anniversario di Anffas Trentino si arricchisce di un nuova preziosissima collaborazione, nata dall’interesse e dalla curiosità del Governatore Ugo Rossi rispetto ad una pubblicazione di qualche anno fa.
Era il 2010 quando venne pubblicato il numero zero de “I Nuovi Amici”, un simpatico ed accattivante fumetto, nato dalla penna di Fulber, per spiegare ai più piccoli la disabilità intellettiva e relazionale.
Dopo l’ottimo riscontro nazionale, nel 2012 la collana si è arricchita di un nuovo numero, che ha coinvolto, divertito e reso più consapevoli i nostri giovani lettori rispetto ad una tematica non sempre semplice da affrontare.
A cinque anni di distanza dall’esordio, Gary, il bianco e sorridente cagnolone bobtail e Spike, il minuscolo e svalvolato chihuahua, tornano a tenerci compagnia con un’edizione speciale, promossa e sostenuta dall’Assessorato all’Istruzione e dal Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di Trento.
Le “Storie della giungla…trilingue” proseguono nell’intento di parlare di disabilità senza filtri né inganni, avvicinando con delicatezza i più piccoli ad aspetti dell’esistenza che portano a domande e a riflessioni.
Ma le novità non si esauriscono qui. Il fumetto infatti è realizzato secondo i principi del Metodo CLIL, che mira ad un’educazione plurilingue nelle scuole di ogni ordine e grado.
L’originalità di questo nuovo volumetto riguarda proprio la tecnica narrativa scelta: accanto all’italiano, che rimane la lingua predominante, nei dialoghi dei nostri compagni di avventura compaiono espressioni in inglese ed in tedesco, che danno vita ad un’armoniosa convivenza tra tre differenti idiomi nelle storie e nelle pagine di gioco.
L’auspicio è che il fumetto, in distribuzione in tutte le classi quarte e quinte degli Istituti di scuola primaria, possa essere utilizzato come veicolo di acquisizione delle lingue straniere, ma non solo.
Attraverso di esso, puntiamo a promuovere un modo più inclusivo di vivere il rapporto con il prossimo e favorire l’accoglienza della disabilità intellettiva, trasmettendo, in tre lingue, un messaggio universale: la disabilità è solo una delle tante, tantissime facce dell’umanità.