Incontro con la Nazionale di Volley

Categoria: News
26 Agosto 2013

Venerdì 23 agosto gli ospiti dell’Anffas di Cavalese, Predazzo e Pozza di Fassa ed il Laboratorio di Cavalese hanno incontrato la squadra nazionale di Pallavolo in ritiro in questo periodo nel capoluogo fiemmese. Una giornata indimenticabile…

Venerdì 23 agosto gli ospiti dell’Anffas di Cavalese, Predazzo e Pozza di Fassa ed il Laboratorio di Cavalese hanno incontrato la squadra nazionale di Pallavolo in ritiro in questo periodo nel capoluogo fiemmese. Pubblichiamo questa bellissima testimonianza di Roberto Zucca che descrive in modo emozionante l’incontro con i ragazzi.
IL CUORE ALTROVE di Roberto Zucca
dal sito www.iltuovolley.it
Cari ragazzi,
se qualcuno dopo la giornata trascorsa con voi oggi fosse tornato in classe a scrivere un tema, sarebbe stato un componimento lodevole e appassionato su ciò che voi avete rappresentato per loro. Se avessi dovuto aiutarli a scrivere quelle pagine del foglio protocollo avrei sicuramente utilizzato la prima pagina per incollare le foto che posto. Che dire ragazzi? Forse questo è un momento storico per voi e la nostra nazionale di grande giubilo, di tanto amore. Ovvero quei sentimenti che voi sprigionate nelle migliaia di persone che in queste settimane sono salite sui monti di Cavalese per mostrarvi tutto il loro affetto.
Fermatevi con me. Chiudete gli occhi.
Inizia tu Matteo Piano. Ripercorri quel sentiero che in questi anni ti ha portato dove sei oggi. Papà che ti accompagna agli allenamenti, la titubanza di lasciare gli amici ed Asti, l’accoglienza di Piacenza, il biancorosso che fa quasi pendant con ciò che ti scorre nelle vene, l’arrivo a Castello, il primo azzurro, la tua emozione, le tue parole, le nostre chiacchierate, Città di Castello in festa, le tue lacrime, il tuo primo campionato del mondo, il freddo argentino, il tuo bronzo e ora l’Europa da conquistare.
Ora apri gli occhi. Davanti a te c’è quella ragazza a cui oggi hai insegnato il servizio. Un po’ più facile di quello che fai tu, con quelli strani movimenti che a guardarti quasi sembri un equilibrista. Quanto è straordinaria la vita Matteo? E soprattutto quanto riesci ad essere straordinario? Con quel sorriso che non ti manca mai, che spesse volte mi viene da chiederti “ma che c’hai da ridere?”. Poi ti guardo, e mi ritrovo sempre ad imitarti.
E tu Davide Saitta? Ti vidi giocare che nemmeno avevo finito le scuole. Se ti avessi trovato come avversario sarei uscito dal campo con i miei soliti musi. Eri spavaldo, il carattere siculo c’erano tutti. E anche tu di platee ne hai fatte ballare parecchie. Ora provo ad immaginare tutti i palcoscenici in cui ti sei esibito. Sono troppi…lo ammetto, tutti non li ricordo. Ma ho dei flash, come quello di Molfetta di quest’anno. Quando come un leone in gabbia hai avventato la A1 che quella città oggi custodisce come un tesoretto. Un po’ come quell’abbraccio che oggi in tanti dell’associazione Anffas volevano darti. Li hai stretti uno per uno così come non disdegni l’affetto che in tanti tifosi ti riservano. Non ti dico nemmeno di onorare questo azzurro. Nel cuore di un siciliano l’onore è un sentimento che nasce dal primo vagito.
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Dragan, tu? Che posso dire di te? Mi sembra sempre di essere un professore all’esame di maturità, che dopo un anno di voti che oscillano tra il 9 e il 10, esclama “Ma che ti posso chiedere Travica?”. La fila per fare la foto con te l’avrò fatta dai tempi della Sparkling. Poi ho dovuto darmi un contegno e fare il giornalista e allora le immagini sono diventate parole.
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Quando oggi ho visto quei ragazzi a cui prendevi la mano, un po’ mi sono emozionato. Io, sempre gelido, sempre impavido. Prendi sempre per mano tutti, forse è una missione la tua, e ci traghetti in alto, non so nemmeno quantificare a che altezza e ci fai sempre ricadere qui con gli occhi luccicanti. L’Italia sei tu. E’ Matteo. E’ Davide. Sono tutti quelli che insieme a voi stanno guidando la pallavolo italiana in un nuovo corso che chissà cosa altro ci regalerà.
Ecco. Forse vi avranno detto tutto questo. Vi avranno anche ringraziato, abbracciato, fatto tornare a casa con un ricordo e la testa colma di affetto e pensieri.
Grazie anche a nome mio per aver scritto questa ennesima pagina di pallavolo piena del vostro amore.

Venerdì 23 agosto gli ospiti dell’Anffas di Cavalese, Predazzo e Pozza di Fassa ed il Laboratorio di Cavalese hanno incontrato la squadra nazionale di Pallavolo in ritiro in questo periodo nel capoluogo fiemmese. Pubblichiamo questa bellissima testimonianza di Roberto Zucca che descrive in modo emozionante l’incontro con i ragazzi. 

IL CUORE ALTROVE di Roberto Zuccadal sito www.iltuovolley.it

Cari ragazzi,se qualcuno dopo la giornata trascorsa con voi oggi fosse tornato in classe a scrivere un tema, sarebbe stato un componimento lodevole e appassionato su ciò che voi avete rappresentato per loro. Se avessi dovuto aiutarli a scrivere quelle pagine del foglio protocollo avrei sicuramente utilizzato la prima pagina per incollare le foto che posto. Che dire ragazzi? Forse questo è un momento storico per voi e la nostra nazionale di grande giubilo, di tanto amore. Ovvero quei sentimenti che voi sprigionate nelle migliaia di persone che in queste settimane sono salite sui monti di Cavalese per mostrarvi tutto il loro affetto.Fermatevi con me. Chiudete gli occhi.Inizia tu Matteo Piano. Ripercorri quel sentiero che in questi anni ti ha portato dove sei oggi. Papà che ti accompagna agli allenamenti, la titubanza di lasciare gli amici ed Asti, l’accoglienza di Piacenza, il biancorosso che fa quasi pendant con ciò che ti scorre nelle vene, l’arrivo a Castello, il primo azzurro, la tua emozione, le tue parole, le nostre chiacchierate, Città di Castello in festa, le tue lacrime, il tuo primo campionato del mondo, il freddo argentino, il tuo bronzo e ora l’Europa da conquistare.Ora apri gli occhi. Davanti a te c’è quella ragazza a cui oggi hai insegnato il servizio. Un po’ più facile di quello che fai tu, con quelli strani movimenti che a guardarti quasi sembri un equilibrista. Quanto è straordinaria la vita Matteo? E soprattutto quanto riesci ad essere straordinario? Con quel sorriso che non ti manca mai, che spesse volte mi viene da chiederti “ma che c’hai da ridere?”. Poi ti guardo, e mi ritrovo sempre ad imitarti.E tu Davide Saitta? Ti vidi giocare che nemmeno avevo finito le scuole. Se ti avessi trovato come avversario sarei uscito dal campo con i miei soliti musi. Eri spavaldo, il carattere siculo c’erano tutti. E anche tu di platee ne hai fatte ballare parecchie. Ora provo ad immaginare tutti i palcoscenici in cui ti sei esibito. Sono troppi…lo ammetto, tutti non li ricordo. Ma ho dei flash, come quello di Molfetta di quest’anno. Quando come un leone in gabbia hai avventato la A1 che quella città oggi custodisce come un tesoretto. Un po’ come quell’abbraccio che oggi in tanti dell’associazione Anffas volevano darti. Li hai stretti uno per uno così come non disdegni l’affetto che in tanti tifosi ti riservano. Non ti dico nemmeno di onorare questo azzurro. Nel cuore di un siciliano l’onore è un sentimento che nasce dal primo vagito.Dragan, tu? Che posso dire di te? Mi sembra sempre di essere un professore all’esame di maturità, che dopo un anno di voti che oscillano tra il 9 e il 10, esclama “Ma che ti posso chiedere Travica?”. La fila per fare la foto con te l’avrò fatta dai tempi della Sparkling. Poi ho dovuto darmi un contegno e fare il giornalista e allora le immagini sono diventate parole. Quando oggi ho visto quei ragazzi a cui prendevi la mano, un po’ mi sono emozionato. Io, sempre gelido, sempre impavido. Prendi sempre per mano tutti, forse è una missione la tua, e ci traghetti in alto, non so nemmeno quantificare a che altezza e ci fai sempre ricadere qui con gli occhi luccicanti. L’Italia sei tu. E’ Matteo. E’ Davide. Sono tutti quelli che insieme a voi stanno guidando la pallavolo italiana in un nuovo corso che chissà cosa altro ci regalerà.Ecco. Forse vi avranno detto tutto questo. Vi avranno anche ringraziato, abbracciato, fatto tornare a casa con un ricordo e la testa colma di affetto e pensieri.Grazie anche a nome mio per aver scritto questa ennesima pagina di pallavolo piena del vostro amore.

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