Il futuro dell’approccio alla disabilità intellettiva

Categoria: News
13 Maggio 2015

“I paradigmi dell’integrazione socio sanitaria nell’approccio alla disabilità intellettiva” è il tema del congresso scientifico che si svolgerà a Trento da giovedì 14 a sabato 16 maggio promosso da Anffas Trentino. 

“I paradigmi dell’integrazione socio sanitaria nell’approccio alla disabilità intellettiva” è il tema del congresso scientifico che si svolgerà a Trento, presso il Centro Congressi Interbrennero, da giovedì 14 a sabato 16 maggio, promosso da Anffas Trentino Onlus quale prima importante iniziativa nell’anno in cui l’associazione festeggia il cinquantesimo anniversario di fondazione.

Il simposio scientifico – che per i temi trattati interessa psicologi, pedagogisti, insegnanti, studenti, familiari, psichiatri, neuropsichiatri, neurologi, terapisti, assistenti sanitari, assistenti sociali, educatori professionali, logopedisti, fisioterapisti, infermieri e tecnici della riabilitazione – è organizzato in stretta collaborazione con S.I.Di.N, la Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo e Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e dello Spettro Autistico.

Le persone con disabilità intellettiva pongono, a tutti i sistemi specifici ed ai vari livelli di assistenza, una sfida particolarmente impegnativa perché viene richiesto un costante ancoraggio a tematiche non solo tecniche ma anche etiche e sociali. Il tempo della semplificazione riduttiva agli approcci medicalizzati ha ormai lasciato il campo ad approcci di tipo integrato, in cui le parole chiave sono: diritto di cittadinanza, pari opportunità e appropriatezza degli interventi terapeutici e socio-riabilitativi. La Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità, il nuovo assetto culturale e concettu-ale sotto il quale devono operare, oggi, tutte le Agenzie della Comunità, informa, coordina ed orienta ogni azione di assistenza al disabile intellettivo verso un unico fine progettuale, identificabile nella promozione dello sviluppo in una prospettiva inclusiva. Il Congresso si pone il non facile scopo di esplorare le modalità in cui si realizza, attualmente, il rapporto tra diversi tipi di culture, le varie Agenzie e le specifiche attività professionali, cercando anche di enfatizzare, oltre agli aspetti critici, sia le esperienze innovative sia le prospettive ipotizzabili, in modo realistico, per il prossimo futuro.

Il campo della Disabilità Intellettiva ha potuto constatare, negli ultimi anni, un aumento quasi esponenziale dei dati della ricerca sociale, psicopedagogica e psichiatrica; l’obiettivo che scaturisce dall’impegno e dalle finalità di questo Congresso è, conseguentemente, quello di far sì che questi dati possano confluire nella promozione di sistemi di sostegno allo sviluppo che risultino efficienti ed efficaci, ma anche appropriati e sostenibili. Se, da una parte, la vastità del campo in cui ci si vuol cimentare può apparire, a prima vista, quasi scoraggiante, dall’altra molte esperienze già in atto, progetti in via di realizzazione ed idee “in progress”, ci permettono di ipotizzare la raccolta, la presentazione e la discussione di quanto, a livello di attività socio-sanitaria integrata, possa garantire una innovazione adeguata e, soprattutto, coerente con le concezioni assistenziali “di nuova generazione”. Il Congresso prevede una costante interattività, grazie ad una corretta articolazione delle aree medica e psicologica con quella sociale e degli investimenti e delle aspettative delle associazioni dei familiari, nell’ottica di una filosofia assistenziale che deve continuare a trovare la forza e l’interesse per un rinnovamento permanente.