Bilancio Sociale 2008

Categoria: News
14 Aprile 2010

Presentata l’importante relazione sull’attività 2008.

Anche quest’anno è stato presentato il Bilancio Sociale relativo al 2008. Un’occasione importante per Anffas Trentino che vuole in questo modo rendere trasparente il proprio operato nei confronti della comunità.

La redazione del bilancio sociale è l’occasione che ANFFAS coglie annualmente non solo per comunicare e rendicontare il suo operato, ma anche per interrogarsi e fare un’accurata analisi di un anno di intensa attività. Un sistema che funziona è un sistema che apprende, che apre spazi di autoanalisi e di autovalutazione, spinto dalla volontà di innovarsi e migliorare. E’ con questo spirito che è stato redatto anche questo quinto Bilancio Sociale e di missione di ANFFAS Trentino onlus; è l’esito della precisa direzione nella quale ci vogliamo muovere: la consapevolezza che si è tanto più incisivi nell’affrontare i nuovi bisogni, quanto più si è protagonisti, ovvero tessitori di rapporti virtuosi con tutti coloro che sono mossi da un autentico ideale di solidarietà, tensione al cambiamento e lavoro per il benessere della comunità.
Il Bilancio Sociale 2008 non fa che raccogliere e sistematizzare ulteriormente un altro anno di storia, fatta di attività educative e abilitative, di progettazione e verifiche, di ricerca e sperimentazione, di fatica e impegno, di costanza, di tenacia, ma anche di speranza.
Occorre ricordare che è anche un Bilancio di missione proprio perché, alla soglia del 45° anno di attività di ANFFAS, abbiamo ritenuto necessario ripercorrere le tappe dell’ultimo decennio di sviluppo e di crescita senza dimenticare la mission e i principi fondanti che hanno ispirato i soci fondatori di questa Associazione e che sono rimasti immutati anche oggi nell’operare quotidiano a favore delle persone con disabilità.
Come da tradizione, abbiamo dato spazio ad un altro stakeholder fondamentale: l’Assistente Educatore.
Nella consapevolezza delle potenzialità e dei benefici che si sviluppano dalla cura delle persone che curano, ci siamo mossi per analizzare i bisogni di coloro che quotidianamente, con amore e dedizione, operano al fianco delle persone con bisogni speciali a noi affidate.
Il compilatore ha espresso un giudizio su una scala di valutazione da 1 (= per nulla) a 5 (=moltissimo).
I risultati sono stati soddisfacenti sia per l’elevato feedback (ben 162 su 235 assistenti educatori) sia per i risultati.
Si è evidenziata, infatti, una buona conoscenza e applicazione del Progetto Educativo Individualizzato, mentre molto buona è la soddisfazione relativa alle relazioni nell’ambiente di lavoro ( sia quelle con l’utenza, sia quelle con i colleghi, che quelle con i familiari.
Alcune criticità sono emerse nell’aspetto riguardante la formazione. L’Associazione ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni e con l’aumento dei servizi offerti, e quindi con una maggiore eterogeneità di utenti, gli educatori hanno sicuramente bisogno di aggiornamenti e momenti di formazione e confronto. Per dare una risposta a questi bisogni ANFFAS si sta già muovendo attraverso l’attivazione di momenti di confronto approfondimento e formazione su specifiche necessità.
Un capitolo è stato dedicato al PEI (Progetto Educativo Individualizzato), quale punto di partenza dal quale prendono origine i progetti di vita delle persone per dare una risposta efficace alla molteplicità dei bisogni di sostegno, per uno sguardo che sia sempre «inclusivo» e che rappresenta lo sfondo, entro il quale tutte le azioni terapeutiche, riabilitative, sociali, assistenziali acquistano valore.
Nell’ultimo capitolo abbiamo voluto approfondire e sviluppare il contenuto e la distribuzione del “valore aggiunto” riportando l’attenzione sul concetto di “investimento sociale”: le risorse investite al fine di perseguire il miglioramento della qualità di vita dei 660 bambini, giovani e adulti con disabilità e delle loro famiglie, nell’attivazione di reti di collaborazioni, si trasformano anche in ridistribuzione di risorse economiche per tutte quelle realtà che forniscono servizi a supporto dell’attività di ANFFAS Trentino onlus.
Nel Bilancio si è sottolineato come tra i fornitori ANFFAS ne annoveri ben 64 appartenenti al Terzo Settore e come questi pur rappresentando il 9% dei fornitori costituiscano ben il 35% delle operazioni, a testimonianza dell’attenzione posta da ANFFAS sia nella redistribuzione delle risorse, sia nella creazione di reti e relazioni: proprio alcune organizzazioni del non profit sono tra i nostri maggiori fornitori.
ANFFAS, infatti, considera indispensabile il lavoro di rete per il perseguimento della mission: per garantire il benessere del’utente e della sua famiglia occorre considerare che il concetto di benessere è globale. La soddisfazione del bisogno della persona con disabilità non si ottiene creando e differenziando servizi sempre più specializzati che considerano i problemi dell’individuo come isolati e separati dal contesto della sua vita, ma offrendo risposte che affrontino in maniera globale la situazione, fondando queste stesse risposte sulla relazione e sulla collaborazione di tutte le strutture esistenti.
La rete, in questo caso sociale, prevede il coinvolgimento di tutte quelle figure professionali, familiari, di volontario od amicali che in qualche modo possono essere di sostegno nell’intervento sociale.
Ecco perché ANFFAS non solo promuove l’importante lavoro di rete per la realizzazione del progetto di vita dei singoli utenti, ma si fa parte attiva del terzo settore.